1. La bellezza di essere ascoltati-Youcanprint-di Bruno Pernice

    By Luca Lapi il 23 Feb. 2023
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    Giovedì 23 Febbraio 2023

    Quante volte si sente rispondere:"E tu m'hai BELL'E fatto caldo con la tua BELLEZZA DI ESSERE ASCOLTATI.
    BELLEZZA fa rima baciata con nettEZZA e quanta opera di nettEZZA occorre fare per scoprire la BELLEZZA nascosta DI ESSERE ASCOLTATI.
    BELLEZZA inizia con BELL che, in inglese, significa CAMPANA e se suonasse a morto per la BELLEZZA DI ESSERE ASCOLTATI?
    BELLEZZA inizia con BELL che è l'incipit del latino BELL'um, cioè "guerra".
    Quanta guerra occorre combattere per essere ascoltati.
    BelLEZZA finisce con LEZZA e quanto oLEZZA profumatamente LA BELLEZZA DI ESSERE ASCOLTATI.
    ASCOLTATI inizia con ASCO.
    Se aggiugo una N diventa NASCO.
    NASCO PER ESSERE ASCOLTATO ed è bello che ci sia la preposizione articolata COL in ASCOLTATO.
    NASCO PER ESSERE ASCOLTATO e devo indossare un CASCO per proteggermi dalle cadute, dalle delusioni di non ESSERE ASCOLTATO.
    NASCO PER ESSERE ASCOLTATO e, talvolta, mi NASCOndo con un nome d'arte per provare la bellezza di essere ASCOLTATO.
    C'è la parola COLT in ASCOLTATI e, talvolta, occorre che spari all'impazzata, sul web, per affermare la BELLEZZA DI ESSERE ASCOLTATO.
    COLT è l'incipit di COLTello e so che potrei ferire qualcuno scrivendo sul web

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)i

    Es-sere.
    Ci sono certe sere così insignificanti, così vuote, così prive d'interesse che mi verrebbe da buttarmi a letto senza nemmeno cenare, poi qualcosa, e non è mai qualcosa, ma qualcuno, mi scuote con una parola, con un messaggio, con una testimonianza di presenza.
    E mi sento pensato, ascoltato.
    Grazie Luca, di cuore.

    Bruno Pernice

    Edited by Luca Lapi - 25/2/2023, 10:46
    Last Post by Luca Lapi il 23 Feb. 2023
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  2. MARCIaRE E NON MARCIRE di Pecchio

    By Luca Lapi il 29 Oct. 2022
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    Venerdì 28 Ottobre 2022

    Marcia il sano che non isola il malato, che non si isola da lui, che ha tempo per lui.
    Marcisce il sano che isola il malato, che si isola da lui, che non ha tempo per lui
    Marcia il normodotato che non isola il disabile, che non si isola da lui, che ha tempo per lui.
    Marcisce il normodotato che isola il disabile, che si isola da lui, che non ha tempo per lui.
    Marcia il ricco che non isola il povero, che non si isola da lui, che ha tempo per lui.
    Marcisce il ricco che isola il povero, che si isola da lui, che non ha tempo per lui.
    Marcia il giovane che non isola il vecchio, che non si isola da lui, che ha tempo per lui.
    Marcisce il giovane che isola il vecchio, che si isola da lui, che non ha tempo per lui.
    Marciano lo studente e lo studioso che non isolano l'ignorante, chi abbia smesso di studiare, chi abbia finito di studiare, che abbiano tempo per loro.
    Marciscono lo studente e lo studioso che isolano l'ignorante, vhi abbia smesso di studiare, chi abbia finito di studiare, che non abbiano tempo per loro.
    Marcia il lavoratore che non isola il disoccupato, il cassintegrato, il licenziato, il pensionato, che non si isoli da loro, che abbia tempo per loro.
    Marcisce il lavoratore che isola il disoccupato, il cassintegrato, il licenziato, il pensionato, chi si isoli da loro, che non abbia tempo per loro.
    Marciano l'accoppiato, il fidanzato, lo sposato, che non isolano il "single", il separato, il divorziato, il convivente, che non si isolino da ciascuno di loro, che abbiano tempo per ciascuno di loro.
    Marciscono l'accoppiato, il fidanzato, lo sposato, che isolano il "single", il separato, il divorziato, ul convivente, che si isolino da ciascuno di loro, che abbiano tempo per ciascuno di loro.
    Marcia il figlio che non isola l'orfano, che non si isoli da lui, che abbia tempo per lui.
    Marcisce il figlio che isola l'orfano, che si isoli da lui, che non abbia tempo per lui.
    Marcia il genitore che non isoli chi non lo è, che non si isoli da chi non lo è, che ha tempo per chi non lo è.
    Marcisce il genitore che isola chi non lo è, che si isoli da chi non lo è, che non abbia tempo per chi non lo è.

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)

    Edited by Luca Lapi - 31/10/2022, 10:10
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  3. Tempo da perdere.Tempo da prendere di Pecchio.

    By Luca Lapi il 22 Oct. 2022
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    Venerdì 21 Ottobre 2022

    Tempo da perdere.
    Si ha quando si perde l'occasione di fare qualcosa al momento giusto poiché dopo è, ormai, troppo tardi.
    Tempo da prendere.
    Si ha quando si prende, si coglie l'occasione di fare qualcosa al momento giusto poiché dopo è, ormai, troppo tardi.
    "Ci penserò domani di Rossella O' Hara, di "Via col vento" insegna!

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)

    P. S.: Insegna anche LA TARTARUGA di Bruno Lauzi.
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  4. Vita digitale di Pecchio

    By Luca Lapi il 1 Feb. 2019
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    19 Gennaio 2019

    Come cambierebbe la mia vita "senza" il digitale.

    Com'era la mia vita prima del digitale.

    Rifletto partendo dalla fine.

    La mia vita prima del digitale era:

    Vederci in classe, ma non al di fuori della classe.
    C'era classe nel vederci in classe?
    Ed al di fuori?
    Sembrava un declassarci?
    Non a me!

    La mia vita prima del digitale era:

    Scriverci a mano (col rischio di non capire la calligrafia o dattiloscriverci,inviarci cartoline, affrancare la posta da spedire.

    La mia vita durante il digitale è:

    Scriverci posta elettronica o tramite Facebook.
    E' stato ed è bello, tuttora, per me, scrivere per comunnicare, per condividere, per cercare e trovare in un posto, benché virtuale, ma sicuro, amiche ed amici, ma mi mortifica constatare che tutto ciò non avvenga che come in una: "classe" (di cui ho parlato, all'inizio) e non: "al di fuori".

    La mia vita "senza" il digitale:

    Tornerebbe ad essere una vita in attesa di uno squillo (non una: "squillo") al telefono, al citofono ed alla porta di accesso a casa mia e, comunque, la mia vita è così, tuttora, anche "col" digitale.

    Ho detto:"...La mia vita prima del digitale era...affrancare la posta da spedire..."

    Mi convinco che la vita digitale, in gran parte della mia esperienza di vita attuale, sia, per alcuni, ma non per tutti, (tranquilli!):

    Un affrancarsi, un liberarsi da responsabilità sociali che chiunque sarebbe bene che sentisse come vitali!

    "Vita Digitale: come cambia la vita".

    Forse, la vita digitale dovrebbe essere intesa da chiunque come un: "pannolino" che può sporcarsi e che, sporcandosi, necessita di essere cambiato, periodicamente, con un: "pannolino" pulito di: "vita reale" e pure codesto può sporcarsi.
    Occorre ricordarsi che nella vita digitale, come in quella reale, c'è il dito indice puntato contro qualcuno, c'è il dito pollice puntato versoil basso per condannare qualcunoe c'è il dito medio per augurare, sgarbatamente, a qualcuno, alla maniera di un famoso ex comico genovese, una: "V-Life"!

    Vita digitale:

    Ci sono le impronte digitali e le mie virtuali sono pronte ad essere lasciate nella vita reale di: amiche e di: amici, ma le loro, per paura delle mie, non sono pronte ad essere lasciate nella mia!

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)

    29 Gennaio 2019

    Francesca Apricena: Ho letto e mi piace. Soprattutto perché, per come sono le mie condizioni adesso, una vita senza il digitale, sarebbe ancora pù difficile. Quindi? Per adesso scrivo, il domani provo a ricostruirmelo!
    Last Post by Luca Lapi il 1 Feb. 2019
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  5. LENTEZZA e lenTEzza di Pecchio

    By Luca Lapi il 23 Jan. 2019
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    23 Gennaio 2019 (26 Settembre 2017)

    Penso al vocabolo:"LENTEZZA"!
    Mi piace scriverlo:"lenTEzza" perché, con:"lenTEzza", ho più opportunità di accorgermi di ogni:"TE" che incontro, per strada!"

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)

    Edited by Luca Lapi - 19/4/2020, 20:00
    Last Post by Luca Lapi il 23 Jan. 2019
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  6. Goccia e ghiaccio di Pecchio

    By Luca Lapi il 22 Jan. 2019
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    22 Gennaio 2019 (26 Settembre 2017)

    Mi piace constatare che ci sia la parola:"GOCCIA" all'interno della parola:"GHIACCIO", facendo un anagramma!

    Pecchio (all'anagrafe:Luca Lapi)
    Last Post by Luca Lapi il 22 Jan. 2019
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  7. Disabile di Pecchio

    By Luca Lapi il 21 Jan. 2019
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    20 Gennaio 2019

    DISABILE non mi piace poiché indica una parte di me (la paralisi agli arti inferiori evidente dal mio essere su di una sedia a rotelle) e non tutto il resto poiché la paralisi agli sfinteri ed alla vescica rimane nascosta.
    Rimane nascosta la mia capacità di fare cose diverse da quelle che mi sono impedite dalle mie disabilità evidenti.
    Rimangono nascoste la mia emotività e sensibilità.
    E' perquesto motivo che preferisco definirmi DIVERSAMENTE ABILE poiché non posso fare alcune cose, ma posso farne altre.
    Non sono disabile al 100 %.
    Qualcuno dice:"SONO DISABILE NON SPECIALE".
    Io non ho difficoltà a definirmi:"SPECIALE" poiché, secondo me, siamo tutti (normodotati e non): SPECIALI".
    Lo siamo perché apparteniamo alla:"SPECIE" animale.
    E' tutto qui il significato specifico del vocabolo:"SPECIALE".

    Ho 55 anni, ma quando ero molto piccolo non sapevo di essere disabile.
    Vedevo i miei coetanei camminare, ma pensavo che fossero precoci rispetto a me.
    Pensavo che io avessi bisogno di più tempo, rispetto a loro, per imparare a camminare.
    Ho conosciuto la verità sulle mie disabilità molto più tardi ed il mio essere Credente, Cristiano, Cattolico me le ha fatte recepire come doni d'Amore di Dio Padre e non come Suoi castighi; come risorse da mettere a servizio di tutti, come ricchezze da condividere con tutti.
    Ciò non significa che io non abbia, oggi, momenti, periodi di crisi durante i quali sento il peso delle mie disabilità, dei limiti che mi pongono, sento voglia di: "dirne quattro" a Dio Padre, soprattutto, da quando dal 18 Ottobre (mio onomastico) 2016 non ho più, fisicamente, la mia Mamma, a causa di un tumore al pancreas.
    Penso alle Paralisi agli Sfinteri ed alla Vescica che mortificano non poco il mio bisogno di condivisione coi normodotati e mi costringono ad assenze giustificate e/o preventive o a fughe improvvise.
    E' che i normodotati non mi offrono occasioni di condivisione con loro.
    E' che i normodotati si considerano tali in quanto accoppiati, conviventi, sposati e genitori.
    Essere "single" (ed io lo sono, senza rimpianti) è considerato "disabilità, diversità al negativo" da loro.
    "Gli "speciali", gli "eccezionali nella loro regolarità poiché l'eccezione conferma la regola" sono loro e non io e, perciò, mi fa bene sentirmi dire, ogni tanto, che sono: "speciale, eccezionale", altrimentimi sentirei: "sregolato" e, cioè: "fuori della regola" che i normodotati hanno stabilito senza consultarmi poiché: "diverso" da loro.
    Ma la "regola" più importante è la mia, interiore, intima, diversa da quella "negativa" altrui, e non mi sento: "sregolato" nella mia: "regola".
    Nella mia: "regola non ci sono: "persone" (che significa: "maschere"), ma i l...

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    Last Post by Luca Lapi il 21 Jan. 2019
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  8. Sogni e bisogni di Pecchio

    By Luca Lapi il 18 Jan. 2019
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    18 Gennaio 2019 (26 Settembre 2017)

    I sogni sono bisogni che aspirano ad essere soddisfatti.
    I bisogni sono sogni che pretendono il bis da loro stessi per potersi realizzare!

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)
    Last Post by Luca Lapi il 18 Jan. 2019
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  9. Due valigie di Pecchio

    By Luca Lapi il 17 Jan. 2019
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    17 Gennaio 2019 (26 Settembre 2017)

    Due valigie o valige!
    Sono corrette, entrambe!
    Preferisco le prime!
    Farò capire, poi, perché!
    Una valigia mezza piena di ricordi da non scordare, affinché non diventino stonati, mezza aperta per tirarli fuori e condividerli, ma anche mezza chiusa affinché non volino via, disperdendosi!
    La stessa valigia mezza vuota, in attesa di accogliere i ricordi altrui!
    L'altra valigia mezza piena di sogni da realizzare, mezza aperta, per lasciarli liberi di volare, fiduciosi che non sidisperdano, mai chiusa!
    Ogni ricordo bello non vorrebbe mai tagliare la corda, allontanarsi da coloro che ricordano!
    Non vorrebbe mai recidere il cordone ombelicale da coloro che ricordano, benché sappia che ciò sia necessario affinché possa nascere e vivere!
    Non vorrebbe mai impiccarsi ad una corda!
    Preferisco le valigie, sia che si tratti di quelle dei ricordi, sia che si tratti di quelle dei sogni!
    Mi piace pensarle più ligie ai loro doveri di contenitrici di ricordi da condividere e di sogni da realizzare!
    Ricordo!
    Mi piace chiamarlo RICCOrdo perché ognuno,che sia bello o brutto, rende più RICCO il mio bagaglio di esperienza vissuta fino ad oggi!

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)
    Last Post by Luca Lapi il 17 Jan. 2019
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  10. La strada del "lasciar fare" di Pecchio

    By Luca Lapi il 15 Jan. 2019
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    15 Gennaio 2019 (5 Ottobre 2017)

    Papa Francesco, il 20 Giugno 2017, a Bozzolo, dove ha evangelizzato Don Primo Mazzolari, parla di:"...la strada del 'lasciar fare'...".
    Com'è questa strada?
    Io ci vedo una lastra (di ghiaccio? di marmo, tombale?) e molti non stanno alla finestra, a guardare, senza sporcarsi le mani!
    Molti la percorrono!
    Molti si portano dietro l'ascia, per difendersi da chi voglia dirottarli, a fin di bene, sulla strada del "fare"!
    Ma l'ascia cade loro di mano e rompe il ghiaccio attorno a loro (non dentro di loro e/o tra di loro), precipitandoli in un lago gelido!
    La strada del lasciar fare è stretta e non porta da qualche parte, ma a perdersi, ma molti, ignari del pericolo, decidono di percorrerla!
    E' la strada del fare quella di chi sta alla finestra, temendo la fine, senza alcun fine, fuori, forse, stando, già, ad aspettare quando qualcuno porterà fiori alla sua tomba!
    Di chi sta a guardare senza dare, temendo lo sporco delle mani altrui che riceverebbero!
    Di chi sta al balcone a guardare altri che salgono su di un barcone, a guardarli pensando che, prima o poi, affonderanno!
    Ma è un fare sbagliato quello di chi sta al balcone a guardare poiché, sporgendosi troppo, rischia, precipitando, di essere guardato da altri, mentre viene trasportato da un barcone funebre!
    Si gode nel criticare, nel descrivere, con compiacimento amaro e altezzoso, gli errori del mondo intorno, ma ci si ostina a non riconoscere gli orrori del mondo interno, interiore.
    Questo atteggiamento non dovrebbe mettere la coscienza a posto, ma, al contrario, la stringe tra le cosce, finendo col soffocarla!
    Non è cristiano perché porta a chiudere la porta, tirandosela dietro, lasciando oltre la porta chiusa, dentro (ad appassire, senz'acqua) o fuori (ugualmente, ad appassire, bruciati dal sole), i bei fiori della condivisione, non lasciando che fori, divisione e la visione lontana di un mondo migliore!
    Non è cristiano perché porta a tirarsi addosso non i petali, ma le spine dei fiori!
    Finisce con l'imperare dello spirito di giudizio, talvolta aspro, e senza il trionfo dello Spirito Santo!
    Non restano che una capacità propositiva, un approccio costruttivo alla creazione dei problemi!
    Si persevera nel volere restare chiusi in un Bozzolo, senza rendersi conto della bellezza di diventare farfalle, un giorno!

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)

    Edited by Luca Lapi - 17/1/2019, 20:08
    Last Post by Luca Lapi il 15 Jan. 2019
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