1. Essere umano:"Biagio è un essere umano" di Pecchio

    By Luca Lapi il 9 June 2018
    +1   -1    0 Comments   17 Views
    .
    23 Gennaio 2017

    Biagio è un essere umano.
    Ha dei diritti, come ogni altro essere umano.
    Sa che ogni suo diritto, una volta acquisito, diventa un dovere verso se stesso e verso gli altri.
    Intende vigilare affinché ogni suo diritto non degeneri in un rovescio, capace di rovesciare su di lui l'edificio morale, civico che sta tentando di costruire.
    Sa che ogni suo diritto è fondamentale poiché è fondato sulla roccia della Costituzione dello Stato di cui è cittadino.
    E' universale, al di là dei confini nazionali e continentali.
    E' inviolabile, non sfiorabile, nemmeno con una viola.
    E' indisponibile a compromessi.
    Biagio, ripeto, è un essere umano.
    Non è un avere disumano.
    Lo sa ed esige che ognuno lo sappia, giustamente.
    Lo ripete, perciò, periodicamente, riproponendolo attraverso una sua Nota su Facebook.
    Vorrebbe che questa sua nota non restasse ignota e che diventasse l'inizio di una sinfonìa.
    Lascia il condizionale e grida, imperativo, a squarciagola, alla sua Nota:"Diventa vento che spazzi via ogni ingiustizia, legandola a testa in giù ad ogni sua responsabilità, finora, mai assunta!!!"

    Pecchio (all'anagrafe:Luca Lapi)

    Luca continua con i suoi racconti che diventano sempre meno racconti e sempre più piccoli sassi lanciati nell'acqua con la speranza che creino onde in espansione.
    Se dal punto di vista narrativo c'è un regresso, da quello psicologico, forse, abbiamo finalmente un passo avanti.
    Dopo il recente lutto che lo ha colpito, dopo aver perso la figura di attaccamento primario di accudimento e di riferimento, Luca non si limita più a gridare bizzosamente la sua solitudine ma comincia quel processo di distacco/maturazione che lo porta a crescere e a identificare se stesso come qualcosa di inserito nella società, dalla quale pretende diritti ma verso la quale ha anche doveri e responsabilità.
    Al contempo, però, continua a chiedere aiuto, a pretendere che le sue note diventino sinfonìa, laddove, ahimé, è lui il primo ad esprimersi a senso unico, a monologare più che a dialogare, a rispecchiarsi negli altri non mostrando, almeno apertamente, di riconoscerli e avendo sempre e solo come baricentro se stesso.
    Anche lo stile sembra più maturo, meno frammentato da virgole prolisse, illuminato da quei punti, da quei giochi di parole brillanti, "inviolabile, non sfiorabile, nemmeno con una viola", vere e proprie scorciatoie dell'intuito poeticoche sono la caratteristica principale della scrittura e del pensiero di Luca.

    Patrizia Poli
    Last Post by Luca Lapi il 9 June 2018
    .
  2. La quotidianità degli altri dal mio punto di vista di Pecchio

    By Luca Lapi il 5 July 2016
    +1   -1    0 Comments   29 Views
    .
    5 Luglio 2016 (4 Luglio 2016)

    Chi sono "gli altri", intanto, rispetto a me?
    Chi dovrebbero, almeno, esserlo?
    Gli altri dovrebbero esserlo i normodotati rispetto a me che sono disabile, ma che mi considero diversamente abile poiché posso fare qualcosa, ma non posso fare qualcos'altro.
    Gli altri dovrebbero esserlo gli accoppiati, i fidanzati, gli sposati, i conviventi, ma anche i separati, i divorziati ed i vedovi rispetto a me che sono "single".
    Gli altri dovrebbero esserlo i genitori (non i miei) rispetto a me che non sono che figlio (dei miei).
    Gli altri dovrebbero esserlo gli orfani rispetto a me che sono figlio, che non sono ancora orfano.
    Gli altri dovrebbero esserlo i giovani rispetto a me che ho oltrepassato i secondi "anta".
    Ma l'altro sono anch'io rispetto agli altri che ho descritto.
    Conosco la quotidianità degli altri?
    Ne ho un mio punto di vista?
    La quotidianità degli altri che io conosca e di cui io riesca, in qualche modo, a farmi un mio punto di vista è quella di qualche normodotato che si chiude nel suo esserlo (come bruco chiuso, con deliberato consenso, nel suo bozzolo, rifiutandosi di diventare crisalide, per paura di entrare in crisi, bruciando, perciò, l'opportunità di diventare, un giorno, farfalla) e non lo condivide con chi è disabile, non permette al disabile di fargli capire (al normodotato) che oltre alle disabilità del disabile c'è di più, che ci sono le diverse abilità (apparentemente, nascoste nelle disabilità) del disabile (diventato, consapevolmente, diversamente abile) che sente un gran bisogno di condividere coi normodotati, se glielo permettessero.
    Altri normodotati (grazie a Dio Padre) si aprono e condividono con me, permettendomi, a mia volta, di aprirmi e di condividere con loro.

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)
    Last Post by Luca Lapi il 5 July 2016
    .
  3. Sentirsi di troppo due di Pecchio

    By Luca Lapi il 8 June 2016
    +1   -1    0 Comments   27 Views
    .
    8 Giugno 2016

    Quando ci si sente di troppo, si può reagire in modi diversi.
    Ci si sente incompresi e si prova dispiacere per l'incomprensione da parte altrui e ci si chiude denttro il nostro dispiacere, innamorandosene, chiudendosi ad ogni nuova esperienza di condivisione.
    Ci si sente incompresi e si prova dispiacere per l'incomprensione da parte altrui, non ci si chiude dentro il nostro dispiacere e ci si apre ad ogni nuova esperienza di condivisione.
    Mi sono sentito incompreso ad un certo punto della mia vita, ma non mi sono chiuso dentro.
    Ho reagito scrivendo lettere private, lettere pubbliche fino ad arrivare a scrivere sui social network, fino ad arrivare a scrivere un libro autobiografico.
    Qualcuno ha letto ed ha reagito positivamente o negativamente.
    Qualcuno ha letto e chiuso a chiave in un cassetto per non pensarci più.
    Qualcuno ha visto in edicola, in libreria, in Biblioteca, online e l'ha lasciato costì.

    Pecchio (all'anagrafe:Luca Lapi)

    Edited by Luca Lapi - 2/5/2018, 14:40
    Last Post by Luca Lapi il 8 June 2016
    .
  4. Sentirsi di troppo di Pecchio

    By Luca Lapi il 7 June 2016
    +1   -1    0 Comments   27 Views
    .
    7 Giugno 2016

    Mi sono sentito di troppo, ad esempio, ai tempi dell'esperienza parrocchiale estiva a Cavallico quando mi trovavo a "reggere i'moccolo" in mezzo a due innamorati, ma, soprattutto, quando ero costretto ad assistere ai giochi motori dei miei coetanei, mentre non potevo permettermi che di partecipare ai rari giochi sedentari.
    Qualcuno, talvolta, rinunciava ai giochi motori per potere stare con me, ma non ho mai potuto verificare se codesta rinuncia fosse dettata da vera amicizia nei miei riguardi, se io fossi considerato un vero amico con cui stare ben più volentieri che a giocare a pallone o se io non fossi considerato che "un dente da togliersi, una tassa da pagare" da qualcuno che si sentiva costretto, malvolentieri, a stare con me mentre avrebbe preferito essere altrove, con altri, a rincorrere un pallone.
    Potrei, forse, verificarlo, oggi, constatando quanti amici sinceri di allora abbia conservato ancora rispetto a ieri.

    Pecchio (all'anagrafe:Luca Lapi)
    Last Post by Luca Lapi il 7 June 2016
    .
  5. Nessuno di Pecchio

    By Luca Lapi il 6 June 2016
    +1   -1    0 Comments   25 Views
    .
    6 Giugno 2016

    Penso alla parola NESSUNO e nutro la speranza che possa, un giorno, trovare un NESSo con qualcUNO!!!

    Pecchio (all'anagrafe:Luca Lapi)
    Last Post by Luca Lapi il 6 June 2016
    .
  6. Talenti di Pecchio

    By Luca Lapi il 6 June 2016
    +1   -1    0 Comments   27 Views
    .
    6 Giugno 2016

    I nostri talenti non sono doni, ma prestiti affidati alla nostra custodia, ma, soprattutto, alla nostra capacità di saperli investire attraverso la condivisione.
    Dobbiamo restituirli, possibilmente, dopo averli fatti fruttificare attraverso la condivisione e la condivisione non sarà mai, in questo modo, una sottrazione a danno nostro o di qualcuno, ma una moltiplicazione a nostro e ad altrui favore.

    Pecchio (all'anagrafe: Luca Lapi)
    Last Post by Luca Lapi il 6 June 2016
    .
  7. Il valore degli altri - Quattro

    By Luca Lapi il 20 May 2016
    +1   -1    0 Comments   32 Views
    .
    20 Maggio 2016

    IL VALORE DEGLI ALTRI, il nostro valore rischia di degenerare nel vapore degli altri, nel nostro vapore, rischiando, così, di evaporare ogni altrui e nostro stimolo alla condivisione, rischiando d'innalzare una nube spessa di vapore, impedendoci di vedere, d'intravedere IL VALORE DEGLI ALTRI, il nostro valore e, insieme ad essi, ripeto, ogni altrui e nostro stimolo, profondo, alla condivisione.
    Costa sacrificio andare nel profondo nostro.
    Si ha paura di sprofondare, di toccare il fondo e di non riemergere più, affogando.
    Ci vuole coraggio e costanza nell'andare nel profondo altrui.
    Si viene respinti.
    Si resta incompresi.
    Viene rifiutata ogni nostra spinta.
    Resta rifiutata ogni nostra comprensione.
    GLI ALTRI si spengono nel rifiutare ogni nostra spinta.
    GLI ALTRI restano compressi nel rifiutare ogni nostra comprensione.

    Luca Lapi
    Last Post by Luca Lapi il 20 May 2016
    .
  8. Il valore degli altri-Tre

    By Luca Lapi il 8 May 2016
    +1   -1    0 Comments   30 Views
    .
    7/8 Maggio 2016

    IL VALORE DEGLI ALTRI è il calore degli altri.
    E' il calore di un loro sorriso, di una loro stretta di mano, di un loro abbraccio, ma il CALORE fa presto a diventare COLORE e subentra la divisione per la pelle diversa, l'ideologia diversa, la religione diversa.
    Il COLORE, a sua volta, fa presto a diventare DOLORE per ogni occasione di condivisione persa.
    Il CALORE, poi, richiama il FUOCO, nella sua accezione negativa.
    Brucia.
    Se ne ha paura.
    Si ha paura, con gli ALTRI, di restare bruciati e, perciò, evitandoli, bruciamo ogni opportunità di condivisione.
    Il passo dal CALORE al MALORE è breve e, per evitare il MALORE, si è disposti ad evitare l'esperienza del CALORE e del VALORE DEGLI ALTRI!!!

    Luca Lapi

    Edited by Luca Lapi - 8/5/2016, 09:47
    Last Post by Luca Lapi il 8 May 2016
    .
  9. Il valore degli altri-Due

    By Luca Lapi il 8 May 2016
    +1   -1    0 Comments   32 Views
    .
    7/8 Maggio 2016

    Il valore degli altri.
    Sono Credente, Cristiano, Cattolico.
    Considero "GLI ALTRI" un termine (in realtà, un inizio) laico che, per me, Credente, Cristiano, Cattolico, si traduce nel termine (nell'inizio) "IL PROSSIMO", ma "IL PROSSIMO", per tanti sedicenti Credenti, Cristiani Cattolici, è "COLUI CHE DEVE ARRIVARE" e, perciò, non saremo mai disposti a riconoscerlo in ciascuno di noi che ci consideriamo già arrivati ed in ciascuno degli altri che consideriamo, ugualmente, già arrivati.
    L'aspetteremo all'infinito, perdendo di vista IL VALORE di noi che siamo già qui ed IL VALORE DEGLI ALTRI che sono già qui.
    Ognuno di noi potrebbe trovarsi, un giorno, ad ammettere:"Giacqui senza accorgermi del VALORE DEGLI ALTRI che erano davanti a me, già qui!!!"

    Luca Lapi

    Edited by Luca Lapi - 8/5/2016, 10:30
    Last Post by Luca Lapi il 8 May 2016
    .
  10. Stefano Piovanelli-Il valore degli altri-Odradek-2016

    By Luca Lapi il 1 May 2016
    +1   -1    0 Comments   48 Views
    .
    Ho letto IL VALORE DEGLI ALTRI di Stefano Piovanelli, dell'amico (non solo su facebook) Stefano Piovanelli.
    Il titolo mi stimola a riflettere.
    Il sottotitolo non so.
    "Ogni persona è un valore" diceva una persona che non ho avuto il piacere, l'onore ed il privilegio di conoscere, ma ho avuto il piacere, l'onore ed il privilegio di conoscere la sua famiglia.
    Io andrei oltre e direi e dico:"Ogni essere umano è un valore".
    Perché "persona" è "maschera" con cui ogni essere umano nasconde il suo volto.
    Ogni essere umano è un valore, ma diventa disumano quando all'essere subentra l'avere, diventa un disvalore.
    Ogni essere umano è un valore, ma, spesso, non ne è consapevole e se ne resta in ozio.
    Ogni essere umano è un valore e quando ne è consapevole ha due possibilità: o chiudersi in se stesso, convinto di perdersi attraverso la condivisione o aprirsi agli altri, condividendosi, arricchendo gli altri e se stesso.
    Gli altri non sono l'inferno.
    Gli altri siamo noi.
    Gli altri è ciascuno di noi e ciascuno di noi dovrebbe sentire la vocazione cristiana o laica a condividersi per dare luce e sapore alla vita che sta vivendo che, altrimenti, diventerebbe arida, sterile e vuota.
    Si ha paura delle relazioni umane e ci si chiude in un bozzolo, restandoci, senza pensare che se resto bruco, mi brucio, se resto crisalide, entro in crisi, se non divento farfalla, rinuncio a sperimentare la bellezza del passaggio dall'infinito fare all'imperativo falla, temendo la falla in cui potrei cadere, se divento farfalla.
    Divento farfalla ed il valore degli altri diventa volare dagli altri, condividendomi!!!

    Luca Lapi

    Edited by Luca Lapi - 23/7/2016, 10:24
    Last Post by Luca Lapi il 1 May 2016
    .