20 Novembre 2018 (8 Novembre 2018)
Rispondo alla maniera di Gianni Morandi: "Gli Amici ce li ho: la loro Amicizia, a modo mio, mi manca! La mia Amicizia ce l'hanno: la loro, a modo mio, mi manca! Gli Amici ce li ho: la loro Amicizia, a modo loro, non mi manca! L'Amicizia degli Amici, a modo loro, ce l'ho: la loro Amicizia, a modo mio, mi manca!"
Ho Amici, all'indicativo, ma non al congiuntivo.
Li posso indicare col dito, ma non posso congiungermi con loro.
E' per questo motivo che parlo di: "a modo mio, a modo loro".
Essere Amici?
Io parlerei di Tessere-Amici.
Vorrei tessere Amicizie, per essere Amico, ma non condivido che Tessere con Amici.
Condivido un: "Ciao!" con Amici, ma sembra di più un: "Miao!" tra mici.
Non per niente, si: "chatta".
Nell'avere Amici, non ci sono vere Amicizie.
Non c'è che un antico, romano: "Ave!" seguito da un: "Morituri te salutant!" e moritura è l'Amicizia.
Essere Amici non significa che condividere alcune sere e, poi, andare, ciascuno, a letto, mettendo a letto (d'agonìa, di morte) anche l'Amicizia delle sere condivise.
Essere Amici dovrebbe significare e significa, realmente (io direi: "realCuore"): essere doni di se stessi agli altri, essere dimentichi di se stessi per gli altri, essere per gli altri delle presenze silenziose e discrete, come petali di rose che colorano e che profumano l'ambiente in cui si trovano, ma che quando cadono a terra non fanno rumore, ma accarezzano il suolo.
L'umiltà dovrebbe essere il segreto della saggezza nell'essere Amici.
Tutti siamo bisogni d'incontrarci con qualcuno e vivere un confronto risonante e costruttivo.
Incontrarci è bello perché l'incipit è formato da tre preposizioni semplici e, perciò, non complicate: IN-CON-TRA-rci.
Siamo noi a complicarle non volendo coniugare questo verbo/proposizione, ma lasciandolo: "single", non volendo coniugarci con questo verbo/proposizione.
"Chi trova un Amico, trova un tesoro".
Chi trova un Amico giovane, trova un tesoro, ma rischia di perderlo e di perdersi con lui.
Perché c'è incostanza, nel giovane.
E' un tesoro troppo teso, troppo poco rilassante.
Chi trova un Amico anziano, trova un tesoro, non rischia di perderlo e di perdersi con lui, ma lo conserva e ne trae giovamento fino all'ultimo respiro di codesto tesoro speciale.
Perché c'è costanza, nell'anziano.
C'è consapevolezza di essere al tramonto della vita e di non avere alcunché da perdere.
Chi trova un Amico dopo averlo cercato è rock!
Chi trova un Amico senza averlo cercato è lento!
Cercare è libertà e non cercare è carcere.
Insieme all'Amico si può crescere...interiorCuore.
Ma dev'esserci in tutti la consapevolezza di essere Amici.
Io, che genere di Ami...
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